Garanzia Giovani. La controversa misura per sostenere l’occupazione giovanile (che ad oggi ha fatto da cuscinetto solamente ai datori di lavoro ndr), prevede anche per il 2017 una serie di misure. L’iniziativa è un esempio di come vengono mal gestiti i fondi dell’Unione Europea. Soprattutto perché non c’è un controllo e gli unici ad avere un reale beneficio sono le famose Ati, associazioni temporanee di imprese. Questi soggetti, di fatto, percepiscono delle commissioni per il servizio che svolgono di incontro tra domanda e offerta di lavoro giovanile under 30. Le lamentele da parte dei giovani iscritti alla misura, sono tante. Ma non bisogna demordere. In alcuni casi si pùò anche essere fortunati e trovare aziende serie che utilizzano queste misure per assumere per davvero. Analizziamo quindi tutte le agevolazioni

Garanzia giovani, tutte le agevolazioni previste per il 2017

L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Anpal) ha annunciato che per il 2017 sono ben 200 i milioni che, attraverso i Fondi Europei, verranno erogati in Italia. I soggetti coinvolti sono i giovani dai 15 ai 29 anni di età che si sono iscritti al programma Garanzia Giovani.  La misura prevede che le imprese che assumeranno a tempo indeterminato giovani occupati, non impegnati in percorsi formativi, avranno sgravi contributivi fino a 8.060 euro per ogni lavoratore.

Se un datore di lavoro assumesse a tempo determinato (di almeno sei mesi), può avere un bonus previsto dalla misura. Ma in tal caso lo sgravio contributivo conseguente è pari alla metà rispetto ai contratti a tempo indeterminato. Ammonta quindi a 4.030 euro. La misura si applica anche ai contratti con apprendistato professionalizzante

Anche in caso di contratto a tempo indeterminato part time sono previsti degli sgravi contributivi. In questo caso, la misura dell’agevolazione sarà proporzionale all’orario di lavoro.

Per maggiori informazioni e su altre misure per assunzioni, si può consultare il sito istituzionale dell’Anpal.